In questo blog troverai articoli nei quali parlo di pedagogia, con particolare attenzione al pensiero di Maria Montessori, alla crescita personale e alla genitorialità.
Unisco i miei studi, il mio percorso formativo e la mia esperienza per divulgare un’idea di pedagogia che possa portare adulti e bambini ad essere maestri di sè stessi.
Settembre è il periodo dell’anno in cui si ricomincia. È un ricominciare soprattutto per i bambini e i ragazzi che vanno a scuola. Tra tutti, settembre ha un sapore speciale per quei bambini che andranno in una nuova scuola per la prima volta. Soprattutto se si tratta di iniziare un nuovo percorso all’asilo nido o alla scuola dell’infanzia, ha senso soffermarsi a riflettere su questo passaggio a 360 gradi, ponendo l’attenzione su tutti i soggetti coinvolti: bambini, genitori e insegnanti.
Partiamo da una distinzione molto semplice, relativa alla terminologia da utilizzare. Tante volte si sente parlare di inserimento, altre di ambientamento. Ma che differenza c’è?
L’inserimento è quel processo che prevede l’inserimento del bambino in un ambiente già precostituito al quale deve necessariamente adattarsi. Il ruolo dell’insegnante e del genitore, in questo caso, è quello di accompagnare il bambino in questo processo di adattamento all’ambiente.
L’ambientamento, invece, è un processo di trasformazione e adattamento dell’ambiente con lo scopo di accogliere i bisogni delle persone che lo vivono. L’ambiente quindi in questo caso non è precostituito ma è in via di definizione, plasmandosi sulle necessità degli attori coinvolti.
Ci troviamo di fronte ad un ingresso nel nuovo mondo della scuola dell’infanzia che va sostenuto e preparato: a scuola non entra solo il bambino, ma entra il bambino che ha una storia, delle caratteristiche, delle abitudini e delle persone di riferimento, che non possono essere lasciate da parte.
L’ambientamento diventa un passaggio ricco di novità e carico di significati emotivi che oscillano tra la gioia per la nuova esperienza, la quale sancisce che il bambino “sta diventando grande”, e tutto il carico che questo passaggio comporta a livello interiore per il genitore.
L’ingresso nella scuola dell’infanzia è un passaggio non solo per il bambino, ma per l’intera famiglia. I genitori non saranno più gli unici a rappresentare gli adulti di riferimento, ma il piccolo avrà a che fare anche con nuove figure che parteciperanno alla sua educazione.
In questo senso gli insegnanti si pongono come “mediatori di transizione” per accogliere i piccoli e le famiglie, come unità inscindibile.
Nell’ambientamento così inteso, i bambini hanno una posizione attiva e le figure adulte svolgono un ruolo di mediazione nel vivere questa nuova avventura.
Buon ambientamento a bambini, genitori e insegnanti e buon inizio!
In questo blog troverai articoli nei quali parlo di pedagogia, con particolare attenzione al pensiero di Maria Montessori, alla crescita personale e alla genitorialità.
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