In questo blog troverai articoli nei quali parlo di pedagogia, con particolare attenzione al pensiero di Maria Montessori, alla crescita personale e alla genitorialità.
Unisco i miei studi, il mio percorso formativo e la mia esperienza per divulgare un’idea di pedagogia che possa portare adulti e bambini ad essere maestri di sè stessi.
Il gioco è il lavoro del bambino perché attraverso il gioco, il bambino costruisce se stesso. Attraverso il gioco esplora il mondo, apprende e sviluppa competenze fondamentali. Il concetto di "invito al gioco" rappresenta una proposta educativa che permette ai bambini di esprimere liberamente la loro creatività e curiosità.
Un aspetto particolarmente interessante di questa pratica è l'uso di materiale destrutturato, ossia oggetti privi di una funzione predefinita, che i bambini possono manipolare e reinventare secondo le proprie necessità.
Vediamo più nel dettaglio di cosa si tratta.
Il materiale destrutturato comprende tutti quegli oggetti che non hanno una finalità specifica o una forma rigida di utilizzo, come ad esempio pezzi di legno, conchiglie, tappi, stoffe, pigne, bottiglie vuote o cartoni. Ma anche oggetti di uso comune, come mestoli, ciotole, cucchiai, contenitori. Ancora, ci sono materiali fabbricati appositamente per il gioco di questo tipo, come costruzioni, mattoncini, mandala, cubetti, anelli. Questi materiali offrono ai bambini infinite possibilità di esplorazione e costruzione, poiché non impongono regole d'uso prestabilite. A differenza dei giocattoli tradizionali, che hanno una funzione e un obiettivo chiari, il materiale destrutturato invita i bambini a utilizzare l'immaginazione per dare senso agli oggetti, trasformandoli in quello che più desiderano in quel momento.
L'invito al gioco è una proposta semplice ma intenzionale che l'adulto (genitore, insegnante o educatore) prepara per il bambino. Si tratta di creare un ambiente che stimoli la curiosità del bambino e lo spinga ad esplorare in modo autonomo. Non è un'istruzione o una richiesta esplicita di "giocare", ma piuttosto un suggerimento silenzioso che solletica il suo naturale desiderio di scoperta.
Per realizzare un invito al gioco con materiale destrutturato, si può allestire uno spazio con una varietà di materiali disposti in modo ordinato e attraente. Ad esempio, si possono sistemare diversi pezzi di legno su un tappeto morbido o disporre conchiglie e sassi su un tavolo basso, o ancora costruire dei piccoli mondi, in relazione all’età del bambino. L'importante è che i materiali siano facilmente accessibili e visivamente stimolanti, così che il bambino possa scegliere liberamente cosa utilizzare e come farlo.
L'invito al gioco con materiale destrutturato è una strategia educativa potente che offre ai bambini un'opportunità unica per esprimere la loro creatività, sviluppare competenze motorie e cognitive, e crescere in autonomia e fiducia. Creare ambienti che stimolino il gioco libero con materiali semplici e naturali è un atto d'amore verso il loro sviluppo, poiché rispetta i loro ritmi e bisogni, lasciandoli protagonisti della propria esperienza di apprendimento.
Attenzione però: il ruolo dell’adulto è cruciale.
Ci saranno bambini che, di fronte ad una proposta di questo tipo, si immergeranno immediatamente nell’attività, altri invece che saranno poco interessati. In quest’ultimo caso non significa che “il gioco destrutturato non funziona”, ma si tratta di mostrare, soprattutto le prime volte, una modalità che consenta al bambino di approcciarsi alla proposta. Non significa dire al bambino come deve fare, ma attraverso l’esempio del movimento della mano, offrire un’opzione di utilizzo che il bambino può inizialmente utilizzare come modello.
Come spesso accade in educazione, niente avviene da un giorno all’altro.
Molto più spesso si tratta di proporre, riproporre, presentare, offrire e donare al bambino il tempo necessario perché possa aprirsi all’opportunità che ha di fronte.
In questo blog troverai articoli nei quali parlo di pedagogia, con particolare attenzione al pensiero di Maria Montessori, alla crescita personale e alla genitorialità.
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