LOREM IPSUM

Blog

In questo blog troverai articoli nei quali parlo di pedagogia, con particolare attenzione al pensiero di Maria Montessori, alla crescita personale e alla genitorialità. 

Unisco i miei studi, il mio percorso formativo e la mia esperienza per divulgare un’idea di pedagogia che possa portare adulti e bambini ad essere maestri di sè stessi. 

educazione cosmica
macchia

Educazione cosmica

pubblicato il:17/10/2022
categoria:Adulto educatore
di:Chiara Colusso

Tra i 6 e i 12 anni i bambini sono animati dal grande desiderio di conoscere la realtà umana; è il periodo per l’acquisizione della cultura, per lo sviluppo della coscienza. Montessori dice che è il “periodo nel quale possono essere gettati i semi di ogni cosa, perché la mente del bambino è come un campo fertile, pronto a ricevere quello che germinerà poi in forma di cultura” (M. Montessori, Come educare il potenziale umano). L’educazione cosmica è la risposta che da Montessori ai bisogni del bambino nel secondo piano di sviluppo, tra i 6 e i 12 anni.

Ma cos’è questa educazione cosmica?

Per Maria Montessori ogni essere è chiamato, consciamente o inconsciamente, a partecipare all’armonia universale in un rapporto di interdipendenza con gli altri esseri. Ogni organismo vivente non ha solo lo scopo di mantenere se stesso e permettere la sopravvivenza della propria specie, ma il suo funzionamento è in relazione anche al mantenimento della vita sulla Terra, al mantenimento dell’armonia del tutto attraverso rapporti di reciprocità. 

Il piano cosmico, quindi, è lo studio e la comprensione dei legami e delle dipendenze che esistono tra gli esseri viventi e ha a che vedere con la formazione di individui in grado di cogliere le relazioni tra gli eventi. 

Attraverso l’educazione cosmica Montessori presenta al bambino la visione del tutto aiutandolo a cogliere che ogni cosa è collegata alle altre e ha il suo posto nell’universo. 

Ma da dove si parte per avvicinare il bambino all’educazione cosmica? Montessori risponde: “per cominciare, diamogli il mondo”. 

“Poiché è necessario dare tanto al bambino, diamogli una visione dell’interno universo. L’universo è una realtà imponente e una risposta a tutti gli interrogativi. […] Se l’idea dell’universo viene presentata al bambino nel modo giusto, farà molto di più che destare il suo interesse, perché susciterà in lui ammirazione e meraviglia […]. Il pensiero del bambino allora non andrà più vagando, ma si fisserà; e la sua intelligenza potrà lavorare. Le sue conoscenze saranno organizzate e sistematiche; offrendogli la visione del tutto, si aiuterà la sua intelligenza a svilupparsi pienamente, poiché il suo interesse si diffonde verso ogni cosa, e ogni cosa è collegata alle altre e ha il suo posto nell’universo, che è al centro del suo pensiero. […]

Il compito dell’insegnante diventa facile, dato che non ha bisogno di scegliere quello che deve insegnare, ma deve semplicemente porgli davanti tutto, perché possa soddisfare il suo appetito intellettuale. Il bambino deve avere un’assoluta libertà di scelta e non avrà poi bisogno di altro che di esperienze ripetute, le quali, nel processo di acquisizione di una conoscenza, saranno sempre più contrassegnate da interesse e attenzione” (M. Montessori, Come educare il potenziale umano). 

Quando ho ascoltato per la prima volta un docente parlarmi del piano cosmico mi sono illuminata. Ho iniziato a comprendere come l’educazione cosmica possa essere tanto un oggetto dell’educazione, quanto una modalità di approccio all’educazione; ho compreso quanto contenga in sé una forte connotazione scientifica, ma anche una grande componente umanistica; quanto possa essere la base per comprendere che siamo tutti interconnessi e che non servono specifici progetti sulla pace, sulla gentilezza, sul rispetto dell’altro quando l’educazione è permeata dalla comprensione del piano cosmico. 

“Il nostro scopo quindi non è semplicemente di ottenere che il bambino capisca, e meno ancora di obbligarlo a ricordare, ma di colpire la sua immaginazione in modo da suscitare l’entusiasmo più acceso. Noi non vogliamo degli allievi compiacenti, ma appassionati; cerchiamo di seminare nel bambino non delle teorie, ma della vita, di aiutarlo nel suo sviluppo mentale e affettivo, oltre che fisico. Per questo dobbiamo offrire idee nobili e grandiose alla mente umana… “ (M. Montessori, Come educare il potenziale umano).

Che differenza può fare nel mondo un’educazione di questo tipo?

Blog recenti

In questo blog troverai articoli nei quali parlo di pedagogia, con particolare attenzione al pensiero di Maria Montessori, alla crescita personale e alla genitorialità.

Dichiaro di aver preso visione dell’informativa privacy

I campi contrassegnati da * sono obbligatori