In questo blog troverai articoli nei quali parlo di pedagogia, con particolare attenzione al pensiero di Maria Montessori, alla crescita personale e alla genitorialità.
Unisco i miei studi, il mio percorso formativo e la mia esperienza per divulgare un’idea di pedagogia che possa portare adulti e bambini ad essere maestri di sè stessi.
Nel 1950, Montessori, dopo aver passato una vita ad osservare e studiare i bambini, disegna uno schema per spiegare come avviene lo sviluppo della persona da 0 a 24 anni, ed è la prima ad avere visione globale dello sviluppo dalla nascita alla maturità.
C’è una linea, che procede da sinistra a destra, ed è la linea della vita che indica l’età dell’individuo.
Lungo questa linea troviamo i periodi dello sviluppo che si susseguono per una durata di 6 anni ciascuno: è questa numerazione per 6 che ci da quello che Montessori chiama il ritmo costruttivo della vita.
Al momento della nascita c’è una fiamma che simboleggia il centro vitale.
Dopo lo zero, una linea obliqua scende per arrivare ad un massimo e poi ritornare verso la linea della vita. Quando la linea scende, per ogni periodo, indica la progressione e l’aumento di particolari caratteristiche. Al contrario, quando inverte la direzione, rappresenta una fase in cui si conclude il periodo in atto e ci si prepara alla fase successiva.
Osservando l’immagine, si nota un ritmo, dato dalla regolarità con cui avviene lo sviluppo, costituito da quattro triangoli.
Ogni triangolo corrisponde ad un piano di sviluppo.
I due triangoli rossi, infanzia e adolescenza, rappresentano le fasi più creative in cui avvengono grandi trasformazioni.
I due triangoli blu, fanciullezza e maturità, rappresentano i periodi di maggiore stabilità dove viene fissato ciò che è stato appreso.
In contrapposizione alla visione montessoriana dello sviluppo, la parte inferiore rappresenta il sistema educativo offerto dalla società.
Le figure geometriche di colore grigio, in basso, rappresentano l’educazione tradizionale che affianca lo sviluppo.
La scuola inizia a partire dai 6 anni e non sono considerati i primi anni di vita; le frecce sottostanti indicano la quantità di materie e insegnanti che affiancano il bambino; i piani si sviluppano in modo crescente e lineare.
Montessori usa due parole per racchiudere il significato delle immagini:
Con CAUSALITÀ indica che nella visione educativa tradizionale è l’adulto che causa (cioè produce) lo sviluppo del bambino, dirigendolo. L’insegnante, quindi, è la causa (dell’apprendimento) e il bambino è l’effetto.
Con FINALITÀ indica che lo sviluppo avviene per uno scopo stabilito dalla natura dell’essere umano: se al bambino viene permesso di seguire in modo spontaneo i bisogni che emergono, si svilupperà secondo il percorso previsto dalla natura.
Nei prossimi articoli andremo in profondità nel conoscere ciascuna fase dello sviluppo.
In questo blog troverai articoli nei quali parlo di pedagogia, con particolare attenzione al pensiero di Maria Montessori, alla crescita personale e alla genitorialità.
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