Lavoravo alla scuola dell’infanzia, iniziavano ad esserci le prime giornate grigie.
“È novembre, ormai fa freddo. Non li portiamo più fuori fino a Pasqua perché sennò si ammalano!”
Spero di non aver capito bene. Mi sembra un’assurdità ma accetto la regola.
Passa qualche settimana, mi ammalo e sto a casa alcuni giorni. Ho ancora qualche linea di febbre ma decido di uscire a camminare e in un attimo tutto è stato chiaro: il sole, mi mancava la luce del sole.
Partivo da casa che ancora il cielo era scuro, rientravo e poco dopo il sole tramontava. La mia classe era esposta a nord e i bambini non si potevano portare fuori. Pensavo di impazzire.
E i bambini? Non potevamo lamentarci per la loro irrequietezza, per la confusione che facevano durante il giorno, alla fine stavamo sbagliando noi adulti.
E allora mi sono fatta coraggio: i bambini hanno bisogno della luce del sole, hanno bisogno di potersi muovere e di correre, hanno bisogno di sentire che in gennaio la sabbia è fredda e l’erba è umida.
Così, forte delle parole di Baden Powell, mi sono detta che non esiste buono o cattivo tempo, ma buono o cattivo equipaggiamento. Ho portato le mie motivazioni e dal giorno dopo i bambini con sciarpa e berretto hanno ricominciato a giocare all’aperto.
E tu hai il coraggio di chiederti sempre qual è lo scopo e agire di conseguenza?
In questa rubrica potrai trovare brevi racconti e riflessioni che trattano di diversi argomenti: genitorialità, crescita personale, relazioni, insegnamento ed educazione in modo semplice, breve e diretto.
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