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Approcciarsi al nuovo con curiosità

pubblicato il:23/05/2024
di:Chiara Colusso

Spesso quando racconto qualcosa che mi affascina di Maria Montessori, ricevo molte domande.

Il fatto è che spesso queste domande sottendono un’accusa.
Come se si volesse smontare quello che ho detto, o smontare Montessori dimostrando che c’è altro di meglio, che lei non è perfetta, che la sua proposta pedagogica è arretrata e fa acqua da tutte le parti.

È come se ci fossero delle fazioni, se fosse una gara e si volesse per forza smontarne una a favore dell’altra.  

Ebbene, posto che ad oggi dopo anni e anni di studio e approfondimento di Montessori fatico a trovare qualcosa della sua proposta che mi faccia dire “no, questo non lo condivido”, credo invece che ci siano anche altre proposte che si possono affiancare con lo scopo di rendere più ricca e consapevole l’educazione.

Detto questo, vorrei andare un po’ più a fondo.

Prova a fare una fantasia:

cosa succederebbe se di fronte a qualcosa di nuovo, che non conosci, o che conosci poco, ti approcciassi con cuore aperto e curiosità?

Potresti scoprire qualcosa che non sai, potresti scoprire che qualcosa ti piace di più e qualcosa ti piace di meno.

Ma in ogni caso ne usciresti arricchita (o arricchito). Se hai imparato qualcosa di nuovo, puoi scegliere cosa integrare tra le tue conoscenze, cosa tenere e cosa lasciar andare.

Quando facciamo a gara per dimostrare che una proposta è migliore di un’altra, spesso succede che perdiamo di vista i protagonisti del nostro agire: lo scopo che ci muove e soprattutto i bambini. 

Ecco, io credo che approcciarsi al nuovo con curiosità crei unione.

Invece approcciarsi a gamba tesa, con domande inquisitorie, per trovare qualcosa che non funziona, credendo che sia una lotta a chi è più bravo, porti una grande separazione.

E la separazione è la base di ogni conflitto.

Io credo nella crescita, nell’apertura, nel valore della diversità.

E ti propongo un esercizio: oggi prova ad approcciarti con curiosità e apertura ad ogni cosa nuova che incontri, a cose che condividi o che non condividi. 

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