imparare a danzare sotto la pioggia
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Imparare a danzare sotto la pioggia

pubblicato il:11/04/2024
di:Chiara Colusso

Due settimane nel bosco, pioggia ogni giorno.

L’anno scorso è andata così: quando mio figlio ha partecipato alle settimane nel bosco organizzate dalla scuola, ha piovuto ogni giorno. Sempre (e ovviamente sono andati nel bosco lo stesso).

Quest’anno il primo giorno c’è stato il sole e io, parlando con parenti e amici, ho ripetuto un sacco di volte “Oggi PER FORTUNA c’è il sole”.

E questo mi ha fatto pensare. 

Per i bambini, poco importa se ci sia sole o pioggia. Loro si divertono. Anzi, vuoi mettere la meraviglia di saltare nelle pozzanghere, o correre sotto la pioggia?

Spesso il problema è nostro. 

Noi adulti abbiamo un condizionamento mentale per cui c’è bel tempo e brutto tempo, per cui “per fortuna che c’è il sole”  e “mannaggia piove”.
A noi dà fastidio bagnarci, o che il bambino si bagni, che le scarpe si sporchino.

Diciamocelo, è faticoso. 

Eppure i bambini sono come spugne e assorbono tutto, anche il modo in cui noi consideriamo il tempo.  

Ora prova a chiederti: qual è la cosa peggiore che può succedere se ci si bagna? Cosa ci guadagnamo se troviamo un modo per apprezzare sia pioggia che sole? Non è che forse ci facciamo troppi problemi nella nostra testa?

Dopo due anni in Austria, se io dico “Oggi piove, non usciamo”, mio figlio mi risponde “Mamma, mettiamo la tuta da pioggia e gli stivali!”.

Perché di fatto è così:

"Non esiste buono o cattivo tempo, ma solo buono o cattivo equipaggiamento"

(caro il mio Baden Powell che la sapeva lunga!).

 

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