che cosa sono davvero i capricci
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Che cosa sono davvero i capricci?

pubblicato il:27/02/2024
categoria:genitori
di:Chiara Colusso

Chi di voi non ha mai detto “Mio figlio è nel pieno dei terribili due”?

Che poi, se parliamo con chi ha figli più grandi, quello che si sente è che dopo i terribili due ci sono i terribili tre, poi i terribili quattro e così via. 

Praticamente l’intera vita di un bambino, quando non è sorridente, felice, autonomo e tranquillo è una somma di momenti terribili.

L’ho detto molte volte e lo ripeto: il modo in cui parliamo definisce le esperienze che viviamo (o per lo meno il modo di percepirle).

Perciò io credo sia più sensato fare un passo indietro e chiederci: ma questi capricci, cosa sono davvero?

Secondo Maria Montessori, i capricci sono tutte quelle reazioni dei bambini che non hanno causa apparente, tutto quello che è azione illogica e indomabile.
E ci dice anche che i capricci sono espressioni esterne di bisogni insoddisfatti, allarme di una condizione errata, di un pericolo e spariscono in breve tempo, se c’è la possibilità di comprenderli e soddisfarli.

Si ma nel concreto? Che si fa?

Prima di tutto è bene iniziare a capire in quale piano dello sviluppo si trova il bambino, quali sono i suoi bisogni e come stiamo rispondendo come adulti, cosa gli stiamo offrendo.

E poi dobbiamo sempre ricordarci che rabbia, frustrazione, fastidio sono emozioni che fanno parte della vita e l’obiettivo non è eliminarle (per eliminare le crisi) ma imparare ad andarci attraverso nel modo più consapevole possibile.

Facile? No. Sicuramente fattibile, con un po’ di allenamento.

Se è vero che sembra molto complesso conoscere sè stessi e conoscere il bambino, è anche vero che una buona teoria applicata in modo pratico alla concretezza della vita quotidiana, con un pizzico di leggerezza, rende tutto più semplice.
 

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