LOREM IPSUM

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In questo blog troverai articoli nei quali parlo di pedagogia, con particolare attenzione al pensiero di Maria Montessori, alla crescita personale e alla genitorialità. 

Unisco i miei studi, il mio percorso formativo e la mia esperienza per divulgare un’idea di pedagogia che possa portare adulti e bambini ad essere maestri di sè stessi. 

i bambini sono come api operaie
macchia

I bambini sono come api operaie

pubblicato il:20/02/2024
categoria:
di:Chiara Colusso

I bambini sono come api operaie, non smettono mai di lavorare.

Cosa significa questa frase?

Beh, hai mai osservato un bambino concentrato in una attività?

È possibile che la sua attenzione rimanga fissa per molti minuti e, al termine, non ci sarà stanchezza.

Al contrario, ci saranno felicità, appagamento, soddisfazione, pienezza.  

C’è in momento in cui il bambino, circa intorno ai 3 anni, inizia ad usare le mani con più volontà e intenzione; Maria Montessori ci dice che la mano diventa “un organo di prensione dell’intelligenza”.

Attraverso le mani il bambino compie il suo lavoro e costruisce sé stesso.

Quando si muove, quando ripete un esercizio, quando si dedica ad una attività ha degli scopi da raggiungere.

Spesso lo scopo del lavoro del bambino non è compreso dall’adulto, che gli da poca importanza.

Ad esempio, per un adulto lo scopo di pulire il tavolo è avere il tavolo pulito.

Per il bambino è la ripetizione di quel movimento circolare della mano e quindi compirà quell’azione quante volte gli sarà necessario per soddisfare il suo bisogno.

Questo significato profondamente diverso è spesso causa di incomprensioni tra adulto e bambino.

È fondamentale, invece, offrire opportunità di lavoro intelligente e tutelare la concentrazione che deriva da una attività che risponde ad un bisogno profondo.

"Il primo fenomeno che richiamò la mia attenzione fu quello di una bambina di circa tre anni, che si esercitava a infilare e sfilare i cilindretti degli incastri solidi [...]. Fui sorpresa di vedere una bambina così piccola ripetere più e più volte un esercizio con profondo interesse. Non si palesava nessun progresso di rapidità e di abilità nell'esecuzione: era una specie di moto perpetuo. [...] Da quando avevo cominciato a contare, la bambina aveva ripetuto l'esercizio 42 volte. Si fermò come uscendo da un sogno e sorrise come una persona felice: i suoi occhi lucenti, brillavano, guardando tutto attorno."
Maria Montessori

 Che tu stia con i bambini a casa o a scuola, riesci ad osservare il loro ciclo di lavoro?

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