Un nuovo anno è appena iniziato e allora facciamo un gioco.
Mettiti comodo e guarda la pellicola del film che racconta la tua vita dell'anno appena concluso.
E mentre guardi questo film, accorgiti di quanta strada hai fatto.
Accorgiti di quali obiettivi hai raggiunto, di quali montagne insormontabili hai scalato, di quali discese ci sono state, di quali momenti hai vissuto che ti hanno nutrito profondamente e, ancora, di quali aspetti non sei stato contento.
Hai presente quando durante una salita ci si lamenta di continuo perla fatica, poi ti guardi indietro e pensi sia stato da sciocchi lamentarsi così tanto, eppure quel lamento in qualche modo ti è servito.
Ecco, credo che il modo migliore per onorare quello che è stato sia dare valore a ciascun fotogramma, perché ogni istante vissuto è stato perfetto così e non poteva essere diversamente, altrimenti lo sarebbe stato.
Ora parliamo invece di quest’anno nuovo appena nato.
Al di là dei piccoli o grandi obiettivi che ti sei posto, ti sei chiesto quale significato vuoi dare alla tua vita? Qual è il tuo scopo? Cosa ti guida? Cosa ti muove profondamente?
Credo che porsi queste domande sia molto utile per aiutarci a trovare il nostro centro.
Facciamo una fantasia: è il primo gennaio, hai preparato il tuo bel cartellone (si, sono ancora una da carta e penna – quindi se preferisci tu puoi immaginare un file excel) con tutti i macro e micro obiettivi da raggiungere, le tempistiche, le modalità.
È un piano perfetto e basta solo attuarlo. Ecco, è in quest’ultima frase che si gioca il tutto.
Perché non si tratta di dire “Ok oggi mi alzo e compio quell’azione”, si tratta di capire come fare quando la fiammella dentro di noi si spegne, quando subentrano la fatica o la noia, quando accade un imprevisto.
È lì che una tabella con i punti da seguire, che fino al giorno prima ti sembrava ricca di significato, si svuota. Questa diventa l’occasione per lasciar perdere, o per andare avanti incurante di quello che invece ti dicono le tue emozioni.
Avere degli obiettivi chiari e allineati a noi è certamente funzionale, ma a volte non basta.
È fondamentale, però, avere chiaro dove vogliamo andare in senso più ampio: serve a darci la direzione e a guidarci perché giorno dopo giorno possiamo trovare da noi la nostra strada, ascoltandoci profondamente.
Ti lascio questo esercio da fare, e se vorrai condividere con me quello che emergerà, puoi scrivermi un messaggio: sarò felice di leggerti!
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