Avevo deciso di fare una settimana di social detox, ma si è trasformata in una settimana di digital detox. Significa che oltre a non utilizzare i social, ho anche limitato al minimo l’uso del cellulare.
Per farlo, ho iniziato ponendo tutti i social all’intero di una cartella che ho spostato nella seconda pagina della mia home e ho disattivato le notifiche.
Di cosa mi sono accorta?
Ero diventata dipendente dall’uso dei social, ovvero ci entravo senza motivo e senza rendermene conto ogni volta che prendevo in mano il cellulare; era diventato un automatismo. Ogni momento apparentemente morto veniva riempito dal click su quelle icone. Non solo, anche nei momenti pieni ci entravo, con conseguente perdita di tempo.
Mi sono accorta che il bombardamento di notizie, post e storie occupava gran parte della mia mente facendomi spesso sentire inadeguata. Mi sembrava di vedere solo persone che riuscivano meglio di me: riuscivano a trovare un perfetto equilibrio tra cura di sé, cura della coppia, tempo di qualità per i figli e lavoro, facevano vacanze apparentemente lunghe e non stressanti in posti da sogno, riuscivano ad essere sempre serene e a praticare un’educazione gentile serena e rispettosa senza mai uscire dalle righe.
Osservando me stessa nella quotidianità, ho notato che limitando l’uso dei social, il mio tempo aveva una qualità migliore, perciò sono stata più gentile e molto meno irritabile, in generale più serena. Non solo, ho ritrovato il tempo per respirare, per leggere e scrivere. Mi sono sentita più focalizzata, centrata ed efficiente.
La parte più drastica di me, che vuole vedere le situazioni solo bianche o nere, ha pensato di cancellare ogni account per godere maggiormente di questi effetti positivi e non cadere in tentazione.
Avrebbe potuto essere un’opzione.
Credo invece che sia importante scegliere come ritornare nei social, cercando di mantenere dritte le antenne e accorgersi di cosa succede dentro di noi.
A quale scopo sto cliccando su un’icona? Davvero è ciò di cui ho bisogno? Cosa mi aspetto?
I social, come qualunque altro strumento, digitale o no, non sono né buoni né cattivi. La differenza sta sempre nell’uso che scegliamo di farne.
Siamo noi gli esseri senzienti capaci di prendere decisioni consapevoli per la nostra vita.
E tu, cosa ne pensi?
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